Silversnake Michelle merchandising chocolate music in food
Suono e senso.

Sono le parole che definiscono l’origine di un progetto che fin da subito mi ha coinvolto.

Infatti, dopo anni di collaborazione in ambito musicale, Silversnake Michelle matura la decisione di dare una svolta più imprenditoriale al suo progetto artistico e mi invita far parte come socio a quella che sarà la sua “machine”.

Una factory (o meglio “haus” come lei ama definirla) per dare massa ad una filosofia artistica e per valorizzarla sotto ogni aspetto, anche quello economico.

Suono e senso, quindi…

L’abbinamento dell’udito a tutto ciò che distinguiamo anche con gli altri percettori.

In un epoca in cui la combinazione vista-udito prevale massivamente, ambire alla non esclusività di ciò che ascoltiamo (ma anche di ciò che vediamo) al fine di unire dentro a un insieme omogeneo anche l’olfatto, il gusto, il tatto.

Come in una danza, il cui movimento vuole coinvolgere non solo il corpo nel suo eterno agitarsi, ma anche la nostra smania di voler afferrare, di voler ghermire le sensazioni con ogni strumento a disposizione. Il verbo captare ha, nella sua origine latina, proprio questo significato.

Il tutto per godere di effimeri momenti mentre cerchiamo di saziare la memoria, di tenerla viva, di promuoverla a strumento evolutivo.

Suono e senso. Se vogliamo, anche un verbo in prima persona. Io suono e do un senso a questo suono. Do un senso a quello che la musica vuole che io afferri, combinandola con altre sensazioni.

“Bada al senso, e i suoni baderanno a se stessi” dice la Duchessa ad Alice nel meraviglioso romanzo di Lewis Carroll.

E allora ecco i suoni. Quelli di un autrice come Silversnake Michelle, che non mi sono mai stancato di apprezzare per l’enfasi, l’onestà e la genuinità con cui, attraverso il suo grande talento, esprime e mette a nudo la sua anima, i suoi demoni, le sue inquietudini. Cosa, questa, che a mio modesto avviso, è sempre più rara in ambito musicale e che la rende una Artista vera. Un Artista che non cede a compromessi, ad accomodanti intrugli per un facile successo, spinosa sì, a volte, ma capace di regalare emozioni vere e di stimolare curiosità e fermento interiore.

Ed ecco anche i sensi, quelli che vogliamo risvegliare nell’offrire esperienze che… diano un senso ai sensi (se mi è concesso il gioco di parole).

Sensi sempre più anestetizzati dal forsennato incedere verso il moderno “benessere”. Una serie di esperienze gradevoli, emozionanti, ed in alcuni casi magari anche impegnative e sferzanti, appunto per stimolare il ritorno verso quei legami ancestrali che il nostro “captare” ha sempre avuto con la natura che ci circonda e che ci nutre.

Questo è quello che proponiamo, questo è quello a cui mi sono appassionato mettendo a disposizione le mie capacità in ambito musicale, informatico ed organizzativo.

Questo è un bel modo di concretizzare l’idea di un’Artista, realizzarne il sogno, e presentare la sua visione al pubblico, in modo diverso e divergente.